Durante l’inaugurazione di un nuovo progetto innovativo destinato alle microimprese giovanili, cofinanziato dal Comune, Sindaco & Company si sono accorti della situazione del mercato, ripetendo il solito mantra collaudato del “faremo, non arretreremo, valuteremo, i cittadini, il territorio” ecc... I canoni per gli operatori commerciali sono alti e alto è il livello di abusivismo appena fuori il perimetro mercatale. Venti box occupati su circa una sessantina, un mercato che viaggia col freno a mano.
Il Comune ha stanziato circa 40.000 euro in un unico pacchetto:
- per portare idee di impresa e occupare spazi (ottima l’iniziativa), tra l’altro legati agli orari inflessibili della struttura, che non rimane aperta la sera e che potrebbe finire in mano privata (vista la propensione a scaricare problematiche di gestione).
- senza ascoltare il parere (sempre ed assolutamente non vincolante, eh!) del Consiglio Municipale, senza quindi conoscere a fondo non solo la realtà commerciale particolare, ma neanche tutto ciò che la circonda e la caratterizza.
- per un singolo progetto a fronte di 15.000 euro annuali per progettualità culturali e sportive gestite dalla Commissione Welfare, un giochino affascinante che la dice lunga sulle aspirazioni di DECENTRAMENTO Amministrativo (deleghe col contagocce).
Ad Aprile abbiamo espresso un parere relativo al nuovo regolamento sul commercio del Comune, l’unico gruppo ad averci lavorato. Le idee alla base di questo parere erano incentrate su: abbassamento dei canoni di locazione, no convenzioni per la gestione, incremento del “chilometro zero” per i prodotti agricoli. Risultato? Canoni invariati, propensione alla gestione privata, zero “chilometro zero”.
All’Urban Center non se n’è parlato, nella giunta territoriale niente e nemmeno alla prima riunione del bilancio partecipato.
Dove dobbiamo bussare per dare senso alla parola “partecipazione” e al concetto di “condivisione”?
Buon lavoro.
Vito Saliano
Consigliere Portavoce M5S - Municipio4
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