giovedì 30 gennaio 2014

Che fine hanno fatto le fontane di Emiliano e Martinelli?

Le fontane di Emiliano e Martinelli, storia di un ordinario scempio amministrativo. Gli sfavillanti zampilli d'acqua che dovevano ammaliare il lungomare e la fantasia dei baresi sono ormai un lontano ricordo. Dovevano essere l'esempio vivente della presunta magnificenza della giunta Emiliano e, in particolare, dell'ineffabile vicesindaco Martinelli, ossia lo stesso politico di lungo corso che ha approvato una delle famose delibere Aeroporti di Puglia sui compensi di Dipaola, di cui oggi Emiliano nega ogni conoscenza. Insomma una allegra ciurma di simpatici burloni che ha operato in questi ultimi dieci anni sperperando i soldi dei cittadini baresi. Ma quanto sono costate le fontane di Martinelli? Con quali soldi? Come sono state smaltite le relative attrezzature ormai abbandonate da anni? Ha risposto qualcuno per questo scandalo "a mare aperto"? Il M5S, dopo aver denunciato le gravi inadempienze della Giunta Emiliano sulla racccolta differenziata, non mancherà di richiedere che si faccia luce anche su questa ennesima nefandezza amministrativa.



2 commenti:

  1. Non potevano funzionare. Tutti i materiali che vengono a contatto con l'acqua di mare devono essere resistenti e pertanto costare tantissimo. È pertanto chiaro che non sono stati utilizzati materiali idonei e/o non è stato fatto un programma di manutenzione

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  2. sarebbe stato meglio impiegare quel denaro per riqualificare almeno una parte di lungomare, dotandolo di servizi e predisponendo aree in cui realizzare esercizi commerciali di distribuzione alimentare "street food", magari coinvolgendo chi oggi, con i suoi furgoni, e perchè no, con le sue abusive fornacelle o padelloni con olio, distribuisce ai baresi sgagliozze, popizze e inghimirid.
    magari cercando di indirizzare verso una legalizzazione chi oggi non è legalizzato.
    chi si è recato in altre città europee, anche piccole, sa che queste cose sono realizzabili.

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